Tutti gli archivi necessitano di un codice identificativo univoco: ciò significa che per poter creare un nuovo cliente, o articolo è necessario codificarlo in modo tale da poterlo richiamare in futuro tramite un’unica chiave; la codifica è libera ma limitata ad un numero di caratteri alfanumerici che varia a seconda dell’archivio in questione:
- codice iva, pagamenti, vettori ed agenti: 4 caratteri
- clienti e fornitori: 6 caratteri
- articoli: 16 caratteri
- piano dei conti e categorie merceologiche: 8 caratteri (su tre livelli)
- tipi di ordini, tipi di documenti, codici magazzini, causali di magazzino, codici registri iva e libro giornale, causali contabili, codici divise, codici nazioni, codici banche (interni), codici categorie anagrafiche…: 4 caratteri
E’ possibile utilizzare dei codici “parlanti”, oppure semplicemente un progressivo: per articoli, clienti e fornitori con il tasto funzione F5 il programma imposta automaticamente un codice numerico progressivo.
Importante!
Pensateci bene prima di utilizzare un codice: i codici molto spesso NON possono essere modificati e, se utilizzati, neppure cancellati!
Ps:
- I codici di articoli, clienti e fornitori possono essere modificati
- La lunghezza dei codici di articoli, clienti, fornitori può essere aumentata rispetto ai limiti indicati in precedenza: questa operazione può essere eseguita solamente da un rivenditore qualificato.
Attenzione!!!
I codici non possono assumere valore “zero” e non possono contenere il carattere ‘ (apice)
Per quanto riguarda i Codici degli Articoli fare attenzione anche a queste limitazioni:
- Dinamico permette di associare ad un articolo un’ immagine, salvando l’immagine con lo stesso nome dell’ articolo. Windows non permette però l’ utilizzo di questi simboli: /\ : * ? < > |
Si consiglia quindi di NON utilizzare quest’ ultimi caratteri nel codice dell’articolo - Un altro simbolo da non utilizzare è “_” (underscore); questo perché, quando si associano più immagini ad un codice articolo, il carattere “_” viene utilizzato da Dinamico nel nome dei file successivi al 1° in aggiunta del codice. Per esempio se vogliamo associare 3 immagini alll’ articolo la A01, si chiameranno:
- A01.jpg
- A01_01.jpg
- A01_02.jpg