La maschera ha la funzione di determinare l’imposta a debito o credito per il periodo.
Da questa maschera inoltre, una volta generata la liquidazione, si accede alla stampa della vera e propria liquidazione da stampare sui registri IVA.
Vediamone quindi il funzionamento e le particolarità.
Appena impostato il periodo bisogna premere l’icona “bacchetta magica” che popola la maschera in base ai dati inseriti nella gestione contabile.
A destra di ogni rigo ci sono delle caselle che indicano l’imposta a debito o credito, a seconda del segno dare o avere con cui in gestione movimenti è stata caricata nei movimenti contabili.
In caso di liquidazione con IVA a debito automaticamente il programma esporrà il totale dell’imposta calcolandone gli interessi per liquidazioni trimestrali in base alla aliquota vigente.
Ulteriori dati successivi come la data del versamento e i riferimenti alla banca su cui è stato effettuato sono facoltativi.
Nella parte inferiore della maschera si trova il RIEPILOGO CREDITO IVA COMPENSABILE.
In seguito alla possibilità offerta dal Fisco di compensare imposte nel modello F24 si è creato il problema per l’utente di avere la possibilità di intervenire sui dati in proprio possesso correggendo i crediti Fiscali (in questo caso l’IVA) nel caso in cui abbia utilizzato tali crediti per compensazioni orizzontali e verticali nel modello F24.
Per questo motivo quello che viene indicato come “credito IVA anno precedente” nelle vecchie procedure ora è assimilato a una specie di accantonamento virtuale di imposta, che viene denominato appunto credito inizio anno compensabile. Questo importo verrà interessato solo da liquidazioni che diano risultato negativo per il contribuente dopo aver usufruito dell’eventuale credito accumulato durante l’anno.
Esempio:
Vediamo in pratica il suo funzionamento.
Credito IVA inizio anno compensabile: € 10.000,00
IVA a debito mese gennaio: € 5.000,00
IVA a credito mese gennaio: € 6.000.00
Risultato della liquidazione: € 1.000,00 credito
Credito da periodo precedente (gennaio) € 1.000,00
IVA a debito mese febbraio: € 7.000,00
IVA a credito mese febbraio: € 3.000.00
Risultato della liquidazione: € 4.000,00 debito
In questo caso guardando solo il mese di febbraio il risultato fiscale dovrebbe essere di un’imposta da versare di € 4.000,00.
Da questo importo però andiamo a detrarre il credito IVA del periodo precedente (gennaio) ottenendo un risultato finale di un importo da versare di € 3.000,00.
Questo valore esprime il risultato della liquidazione del periodo. Se al 31/12 dell’anno precedente avessimo avuto un credito residuo (€ 10.000,00 nell’esempio) che non è stato utilizzato in compensazione di altre imposte, possiamo attingervi per annullare l’imposta da versare.
A questo punto il risultato così come apparirebbe nella maschera sarebbe:
Importo a credito: € 0,00
Importo a debito: € 0,00
Credito IVA inizio anno compensabile: € 10.000,00
Credito IVA già compensato: € 3.000,00
Credito IVA residuo: € 7.000,00
Una volta determinata l’imposta si può procedere alla stampa sul registro IVA attraverso il tasto apposito . La maschera visualizzata ha lo stesso funzionamento di quella già vista relativa alla stampa dei registri IVA.
Le uniche differenze sono date dal campo di selezione del registro su cui si procederà alla stampa (per poter aggiornare così il contatore delle pagine) e l’importo del versamento minimo previsto dalla normativa vigente. Nel caso in cui l’IVA a debito sia inferiore a tale importo non verrà versata ma aggiunta a quella della liquidazione successiva. Poi vi è lo schema per gli acquisti in esenzione IVA da dichiarazioni di intento: questo viene aggiornato automaticamente dal programma in base ai movimenti del periodo.
Gestioni particolari
Calcolo Iva sul Margine
Dinamico permette di calcolare l’Iva vendite sul margine con il metodo “Globale”: bisogna innanzitutto creare 2 registri appositamente, uno per gli acquisti e uno per le vendite, e selezionare per entrambi il flag “Regime Margine Metodo Globale”.
Il cacolo dell’Iva sul margine viene fatto sulla differenza tra le vendite e gli acquisti: se la differenza è a credito viene riportata nel periodo successivo.
Se il saldo è a debito viene calcolata l’Iva scorporando dalla differenza l’imposta a debito: esempio vendite per € 20.000, acquisti per € 10.000.
Differenza € 10.000 – (10.000 / 1,22) = € 1.803,28 di imposta a debito del periodo.
NB: per le registrazioni si dovrà creare un codice iva di tipo “Non imponibile / Esente” associato alla Natura N5 “Regime del Margine”