Anche le causali di magazzino, come le causali contabili per la prima nota, sono di estrema importanza in quanto definiscono il tipo di operazione che l’utente andrà ad eseguire.
Causale magazzino: codifica del movimento (il programma fornisce già le principali causali di magazzino: menù a tendina), inserendo un nuovo codice il programma chiederà se si vuole creare una nuova causale; a fianco del campo codice abbiamo il campo di descrizione del movimento (campo ad uso interno) (F3 per la Ricerca).
Tipo movimentazione: si specifica il tipo di movimento di magazzino che la causale produrrà (un carico, uno scarico, oppure impegna ed ordina che sono utilizzate per gli ordini e non movimentano il magazzino).
- Saldi: “+” per i movimenti normali di gestione e “– “ per i movimenti di rettifica.
- Altra movimentazione: si può agganciare alla causale una doppia movimentazione (un movimento unico).
- Saldi: “+” per i movimenti normali di gestione e “– “ per i movimenti di rettifica.
- Tipo causale: in questo campo si specifica se l’operazione di magazzino è di chiusura o apertura oppure una normale operazione di gestione (informazioni utilizzate per gli inventari).
- Magazzino: magazzino movimentato dalla causale.
- Contropartita: specificare già in questa sede la contropartita del movimento (il magazzino, cliente o fornitore).
- Causale collegata: legare alla causale un’altra causale per creare così movimenti collegati (specificando un causale faccio in realtà un doppio movimento anziché uno).